Alternanza scuola – lavoro (PCTO)
I percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (da qui in avanti: alternanza) sono curricolari e obbligatori ed hanno valore formativo equivalente alle attività e agli insegnamenti svolti nel contesto didattico in aula.
Si attua a partire dal terzo anno degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado per tutte le studentesse e tutti gli studenti iscritti, per un monte ore:
- non inferiore a 150 ore nel triennio terminale degli istituti tecnici
- non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
I percorsi sono realizzati attraverso l’attuazione di stage e tirocini in collaborazione con imprese, cooperative, realtà e ordini professionali, enti, associazioni, istituzioni pubbliche e private. In aggiunta agli stage e ai tirocini presso i soggetti citati, l’alternanza può essere realizzata anche attraverso la modalità dell’impresa formativa simulata e altre attività descritte di seguito.
La scuola provvede a tenere apposita registrazione delle attività svolte individualmente in alternanza dalle studentesse e dagli studenti, e ne produce relativa documentazione.
Finalità
La modalità di apprendimento in alternanza persegue le seguenti finalità:
- contribuire alla valorizzazione dei talenti, delle inclinazioni e degli interessi personali;
- consolidare e sostenere le competenze personali, culturali, comunicative e relazionali;
- raccordare la scuola con le realtà economiche, produttive e sociali del territorio;
- incrementare le opportunità di esperienza di lavoro e rafforzare le capacità di orientamento, sostenendo le motivazioni e i progetti individuali;
- collegare sistematicamente l’apprendimento in aula con l’esperienza pratica, arricchendo la formazione acquisita nei percorsi scolastici con lo sviluppo di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.
Realizzazione dei percorsi in alternanza
La scuola stipula apposite convenzioni con i soggetti disponibili ad accogliere le studentesse e gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa.
Le convenzioni regolano i rapporti e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nei percorsi di alternanza e gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei partecipanti.
Alla convenzione sarà allegato il progetto formativo riferito all’attività di alternanza della studentessa o dello studente.
Organizzazione dei percorsi
I percorsi si realizzano nell’ambito dell’orario complessivo annuale. Possono essere svolti inoltre:
- durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, anche estivi;
- all’estero.
I percorsi di alternanza comprendono:
- iniziative rivolte all’intera classe e organizzate dalla scuola;
- progetti individuali proposti dalla studentessa o dallo studente interessato e ritenuti validi dalla scuola o organizzati direttamente dalla scuola
Attività riconosciute
Oltre agli stage e ai tirocini, e ai rispettivi periodi di preparazione e restituzione in aula, vengono riconosciute quali attività di alternanza:
- visite guidate alle imprese, collegate al progetto didattico per l’alternanza;
- azioni di impresa formativa simulata e/o student company;
- laboratori presso le scuole (organizzati da imprese, associazioni o professionisti accreditati);
- laboratori presso la Formazione professionale;
- azioni congiunte con cooperative / associazioni di volontariato, centri giovani, realtà del terzo settore, anche in attività di peer tutoring, peer learning o peer scaffolding;
- attività di peer tutoring, peer learning o peer scaffolding tra gradi diversi di scuola in contesto lavorativo, di laboratorio o di impresa simulata;
- pratiche di cultura del lavoro: elaborazione di un curriculum vitae, di un portfolio di competenze, incontri e percorsi di formazione con esperti (a titolo di esempio: esperti di politiche del lavoro, politiche aziendali, di contratti, liberi professionisti) o a cura dell'Istituto di ricerca economica della Camera di Commercio di Bolzano;
- partecipazione a manifestazioni informative a cura delle associazioni di categoria e dei partner istituzionali;
- percorsi di formazione generale integrativa sulla sicurezza, oltre alle 4 ore dei corsi base;
- concorsi di idee legati alla cultura di impresa, formazione di start up, progetti innovativi, promossi in campo internazionale, nazionale, locale.
I percorsi di alternanza svolti durante la frequenza dell’anno scolastico all’estero o nell’ambito del progetto “Un anno in L2 / Zweitsprachjahr” vengono riconosciuti se assimilabili alle tipologie previste sopra.
Validazione e valutazione
La valutazione delle attività svolte in alternanza è obbligatoria e costituisce parte integrante della valutazione finale della studentessa e dello studente.
Tale valutazione viene effettuata collegialmente dal Consiglio di classe, tenuto conto della valutazione espressa dal tutor formativo esterno e delle indicazioni fornite dal tutor interno. Sono inoltre tenuti in considerazione tutti gli ulteriori elementi di osservazione documentata che vengono messi a disposizione del Consiglio di classe, relativi alle diverse forme di alternanza svolte nel corso del triennio.
La valutazione degli esiti delle attività di alternanza è legata alla ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e rientra pertanto nella valutazione delle discipline coinvolte.
Il comportamento della studentessa e dello studente durante le attività nelle strutture ospitanti incide sul voto di condotta.
Ai fini della valutazione è necessaria la frequenza da parte delle studentesse e degli studenti di almeno i tre quarti del monte ore previsto dall’attività di alternanza, tranne i casi documentati previsti dalla normativa vigente in materia di validazione della frequenza scolastica. L’alternanza viene computata anche ai fini del calcolo della frequenza scolastica ordinaria, ad eccezione delle ore svolte durante i periodi di sospensione delle attività didattiche.
La scuola rilascia a conclusione dei percorsi in alternanzauna certificazione relativa alle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.
Nella valutazione dei percorsi di alternanza delle studentesse e degli studenti diversamente abili, con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali (BES), valgono le stesse disposizioni compatibilmente con quanto previsto dalla normativa vigente.